I Palombari del Comsubin
La partnership d’eccellenza con la Marina Militare Italiana risale agli anni ottanta quando Squale vince per ben due volte l’appalto per la fornitura di orologi “diver” professionali per il Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.) con base alla Spezia.
Oggi, gli standard si alzano con un orologio realizzato in titanio grado 5 che permette di raggiungere la profondità d’immersione di 1200 metri.
Il logo dei Palombari a ore 6 su quadrante e ghiera azzurri richiamano i toni della divisa, cosi come il cinturino, realizzato con lo stesso tessuto della mimetica operativa.



Storia del gruppo
La prima “Scuola Palombari” venne istituita a Genova nel 1849 dalla Marina del Regno di Sardegna. Con la nascita del Regno d’Italia nel 1861 la Regia Marina disponeva già di professionisti di prim’ordine. Nel 1910 avvenne il trasferimento nella Fortezza del Varignano alle Grazie, nel Golfo della Spezia, dove tutt’ora ha la sua suggestiva sede.
I due conflitti mondiali e i successivi decenni d’intervento in ambito militare e civile hanno reso i Palombari un punto di riferimento della subacquea mondiale.



Chi sono i palombari del Comsubin?
I Palombari appartengono al leggendario COMSUBIN, il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, in cui coesistono i due Gruppi Operativi, Subacquei (G.O.S.) ed Incursori (G.O.I.), eccellenze assolute della Marina Militare Italiana.
Mentre gli Incursori del G.O.I. compiono operazioni militari speciali, compresa la liberazione di ostaggi e controterrorismo marittimo, i Palombari del G.O.S. operano in tutte le operazioni di ricerca, recupero e lavori su manufatti immersi, nella bonifica di ordigni esplosivi e nel soccorso a sommergibili in difficoltà.
I Palombari del Comsubin oltre ad avere tutti i brevetti militari per poter operare sott’acqua sino a 300mt di profondità con l’uomo, possiedono anche il brevetto da paracadutista militare, con capacità di aviolancio ed elirilascio per soccorso ai sommergibili sinistrati in alto mare, rendendo di fatto il G.O.S. capace di operare a 360° e considerato leader a livello mondiale.
Grazie ad una costante ed elevata formazione professionale ed una esperienza decennale, i Palombari sono addestrati per intervenire in qualsiasi momento sia in ambito di attività prettamente militari che per interventi a favore di altri Dicasteri.
Essendo un corpo d’elite riconosciuto a livello internazionale, i Palombari formano i subacquei delle altre Forze Armate e di Polizia, oltre agli operatori di diversi paesi Esteri, con l’impiego di equipaggiamenti subacquei all’avanguardia.



Cosa fa un palombaro oggi? Elenco delle attività operative
I Palombari, in Italia, operano quotidianamente nella bonifica subacquea degli ordigni inesplosi rinvenuti nei mari, laghi e fiumi e possono intervenire inoltre per la neutralizzazione di ordigni improvvisati.
Questi operatori vengono chiamati ad operare anche in situazioni eccezionali, come nel naufragio della Costa Concordia, attività in favore della Protezione Civile, ispezioni alle condotte sottomarine per il Ministero delle Imprese e del made in Italy e recuperi di tesori sommersi in cooperazione con il Ministero della Cultura.
Sono presenti nei vari scenari internazionali: dal soccorso ai sommergibili sinistrati per la NATO, alla messa in sicurezza delle piattaforme petrolifere, passando dal controllo dei gasdotti al supporto nelle missioni di ricerca in Antartide per l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie (ENEA).
Dispongono di mezzi e apparecchiature ad altissimo contenuto tecnologico, quali l’SRV300 (Submarine Rescue Vehicle), un batiscafo per il soccorso ai sommergibili sinistrati fino a 300 metri di profondità; l’ADS (Atmospheric Diving System), uno scafandro subacqueo dotato di propulsori per interventi di vario genere con operatore sino a 300 metri di profondità e diversi R.O.V. (Remoted Operated Vehicle) che raggiungono i 2.000 metri di profondità.



Come si diventa palombaro
Il corso per diventare Palombari è molto selettivo e dura circa un anno. In diverse fasi preparatorie, l’allievo viene addestrato all’impiego di diverse tipologie di autorespiratori ed apparati per l’immersione, acquisendo la capacità per condure lavori subacquei anche con l’impiego di esplosivi. Al termine del corso si acquisiscono i seguenti attestati basici: brevetto militare da Palombaro; brevetto militare da Sommozzatore; abilitazione Tecnico di Manovra per Impianti Iperbarici; abilitazione EOD-Sub (Explosive Ordnance Disposal - artificiere subacqueo); abilitazione alle immersioni sotto le Unità Navali e all’interno di locali allagati.
Nel corso della carriera il Palombaro acquisirà le ulteriori abilitazioni per poter operare con tutti gli equipaggiamenti specialistici in dotazione al Gruppo Operativo Subacquei.



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